martedì 2 marzo 2010

Nazionali del nord Europa, è crisi?

Dopo molti anni, nella prossima edizione dei campionati del mondo che si terranno per la prima volta della storia in Africa, non parteciperanno nazionali provenienti dal nord Europa.
Come può una zona così florida di talenti, ricca ed organizzata fallire quasi puntualmente gli appuntamenti importanti?

La Nazionale più quotata e, da sempre, più presente nelle fasi finali degli appuntamenti iridati è sicuramente la Svezia.
I gialloblu hanno mancato il loro obiettivo, che consisteva nella qualificazione disputando un girone di ferro ma non troppo con Danimarca e Portogallo a fare da guastatori, Ungheria, Albania e Malta come sparrin partner.
Fatale lo scontro con il Portogallo, anche se il match coi lusitani è stato solo l’apice del fallimento svedese; alle basi prima di tutto una squadra avanti con l’età e mai veramente rinnovata se si conta che le qualificazioni a South Africa 2010 sono state affrontate praticamente con la stessa rosa con cui la Svezià giocò Euro 2008, ovvero con 16 giocatori su 23 (!!!) nati prima degli anni 80.
In secondo luogo la scarsa vena di Zlatan Ibrahimovic, il giocatore che doveva dare il tocco di classe in più ma che nelle qualificazioni è clamorosamente mancato.
L’obiettivo ora, è quello di centrare assolutamente la qualificazione ad Euro 2012 e per farlo molto probabilmente il gruppo verrà rinnovato: saluteranno la compagnia i vari Larsson, Allback, Alexandersson e Mellberg e verrà dato spazio ai ragazzi dell’Under 21 che tanto bene han fatto all’Europeo di categoria.

Il primo nome che ci viene in mente è quello della mezzapunta del PSV, Ola Toivonen, fisico longilineo per quasi due metri di altezza ed un incredibile abilità ad inserirsi negli spazi nonché decisamente bravo in fase realizzativa; potrebbe essere utilizzato dietro ad Ibra ed ad un altro emergente, Markus Berg.
E’infatti Berg il secondo nome più gettonato per il nuovo corso della” Sveriges herrlandslag”: centravanti passato in estate in Bundesliga all’Amburgo, si è assicurato, spezzone dopo spezzone, un posto da titolare a suon di gol e sicuramente verrà tenuto in grande considerazione per il futuro della selezione nazionale.
Per la regia infine, una menzione per il centrocampista classe 88 del Bolton, Rasmus Elm che, affiancato al più esperto Linderoth, non potrà che migliorare e maturare esperienza.














Nella foto l'attaccante dell'Amburgo, Markus Berg.

Se la Svezia piange, la Danimarca è l’unica nazione che ride.
I danesi, “scippati”nel 2008 proprio dagli svedesi per la qualificazione all’Europeo, restituiscono ciò che gli è stato tolto 2 anni fa e vincono il girone da primi in classifica, qualificandosi senza bisogno di giocare gli spareggi.
E’il gruppo l’arma in più della Danimarca; ad alcune individualità, infatti, si unisce uno spirito di abnegazione e sacrificio unico che hanno permesso ai danesi di vincere il girone prendendosi la soddisfazione di battere il Portogallo e qualificarsi davanti ai lusitani.
La spina dorsale della squadra è sicuramente di qualità: in difesa Daniel Agger, centrale del Liverpool e a volte capitano; Andreasen, suo compagno di reparto, abile nel gioco aereo ed in marcatura; l’eterno Rommedhal, 30 anni e ancora tanta voglia di correre sulla fascia destra dell’Ajax ed infine la coppia d’attacco Soren Larssen e Niklas Bendtner.
Dopo la trionfante cavalcata, la Danimarca in South Africa se la vedrà con Olanda, Giappone e Camerun: sicuramente potrà giocarsela con tutte.

Capitolo Norvegia: esclusa in maniera sfortunata, solo per lo svantaggio negli scontri diretti nei confronti della Scozia, la nazionale rossoblu non ha comunque sfigurato nel percorso mondiale dove però ha perso troppi punti con le cosiddette”piccole”.
Il gruppo è solido e discretamente giovane, gli elementi di spicco sono sicuramente il romanista Riise ed il capitano Hangeland, il naturalizzato Tettey e lo sgusciante esterno Skjelbred.
Leggero, invece, l’attacco: sembrano lontani anni luce i tempi nei quali, al centro dell’attacco norvegese, si muoveva Tore Andrè Flo, gigante ex Siena e Chelsea; ora il peso della manovra offensiva si poggia quasi tutto su Steffen Iversen, ex talento prodigio del Rosenborg e su John Carew, che a Birmingham amano ma che non ha molta confidenza in zona gol.
Prossimo obiettivo: centrare l’Euro 2012.
Per farlo la Norvegia si ritroverà contro Portogallo, Danimarca, Cipro ed Islanda, già incontrata nel girone di qualificazione al mondiale.


Nella foto, il centrocampista del Rennes, Tettey.







Già, l’Islanda!
Potrebbe essere lei la sorpresa dei prossimi anni: i suoi giocatori ormai hanno invaso tutta l’Europa, in particolare la Premier e tutti i paesi scandinavi limitrofi.
Dopo aver chiuso mestamente all’ultimo posto il girone di qualificazione a Sudafrica 2010, con 5 miseri punti, la nazionale che qualche anno fa si prese il lusso di battere anche l’Italia tenterà di migliorarsi un po’ nella prossima avventura europea.
Il CT Olafur Johannesson crede molto in questo gruppo di ragazzi, anche se sa che sarà difficile mettersi in mostra contro Norvegia, Portogallo o Danimarca; certo è che ora, a differenza di anni addietro, si può fare affidamento su gente esperta: basti pensare ai difensori Hreidarsson ed Ingimarsson, ormai stabilmente titolari in Inghilterra, Steinsson del Bolton, Hallfredsson della Reggina ed ovviamente Gudjohnsen del Monaco in prestito al Tottenham.

Il centravanti dell'Islanda, Eidur Gudjohnsen

La sua sfortuna è stata solo quella di trovarsi sulla propria strada Germania e Russia, due nazionali più organizzate tatticamente, ma la Finlandia, negli ultimi anni, è protagonista di un’evoluzione strabiliante e a quest’ora, con un pizzico di fortuna in più, starebbe organizzando la spedizione in Sudafrica.
Sebbene l’età media sia abbastanza avanzata, la nazionale finnica è stata in grado di giocarsela ovunque negli ultimi anni.
La spina dorsale è composta dall’esperto portiere Enckelman, il difensore centrale Kuivasto, i fratelli Eremenko, il centrocampista Vayrynen e l’esterno Tainio (che ha dalla sua anni di esperienza in Premier League) , la punta Forssell e il sempre verde Litmanen, capitano inamovibile.
Per l’assalto all’Europeo 2010, bisognerà misurarsi con le corazzate Svezia ed Olanda, comunque la nazionale bianco-azzurra potrà giocarsela con tutte e provare a guadagnarsi il titolo di squadra sorpresa dei prossimi anni.

Aria di rifondazione nei Paesi Baltici: Estonia, Lettonia e Lituania hanno deciso di puntare molto sui giovani delle selezioni minori per provare a far i guastafeste nel panorama europeo ed intanto, si sono contese il titolo durante l’annuale coppa che si disputa nell’Est Europa.
Purtroppo il calcio è ancora poco sviluppato e praticato ma nei prossimi anni, grazie agli investimenti che si stanno facendo da qualche anno, sicuramente ci sarà modo di vedere crescere queste realtà.

Andrea Bracco

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